• mercoledì 30 Ottobre 2024 11:42

Nessuna promozione in tabaccheria

L’ADM ha di recente pubblicato una circolare che sottolinea i punti cardine della presenza di pubblicità di prodotti da fumo all’interno delle tebaccherie. In particolare sono stati richiamati e sottolineati i divieti già richiamati in normativa vigente.

Essi fanno riferimento alla presenza in maggior visione di un prodotto rispetto ad altri, al divieto di promuovere tabacchi in qualsiasi forma sia diretta che indiretta, alla presenza in modo pubblicitario di marchi e loghi dei tabacchi.

In riferimento al divieto di promozione dei tabacchi è appena il caso di ricordare che il Capitolato d’Oneri ben regolamenta la vendita dei prodotti vietando espressamente l’attuazione di qualsiasi forma pubblicitaria e di incentivazione di una marca piuttosto che un’altra. Prassi questa che nelle tabaccherie sovente viene adottata sotto forma di gadget distribuiti da terze persone estranee alla tabaccheria ed operanti in nome e per conto del produttore della marca promossa.

Ricordiamo che, così come previsto dal Capitolato d’Oneri, in tabaccheria possono essere esclusivamente fornite descrizioni del prodotto da parte di terzi, operanti in nome e per conto del produttore – previa comunicazione all’ADM che deve autorizzare – e per un periodo non superiore ai 30 giorni. Tale operatività può essere fatta solo offrendo alla clientela maggiorenne notizie in merito alle caratteristiche specifiche, utilizzando anche depliants o altri materiali informativi di formato non superiore all’A4 con in evidenza l’avviso sulla nocività del fumo e consultabili solo all’interno della tabaccheria.

Tenendo ancora presente che il Capitolato d’Oneri vieta espressamente l’offerta di prova dei prodotti e la proposta di utilizzo del prodotto promosso a scapito degli altri, è buona prassi fare molta attenzione nello svolgimento di queste campagne all’interno della tabaccheria.

Questo, così come raccomandiamo, è il comportamento da osservare al fine di non incorrere in accertamenti da parte dell’ADM con rischio di revoca della concessione in caso acclamata recidività.