Il grave attacco informatico subito dai sistemi di alcune marche di distributori automatici di prodotti ha messo ancora una volta in ginocchio la categoria dei Tabaccai. La riduzione del prezzo di vendita dei pacchetti di sigarette a 0,10 cent ha sicuramente provocato un danno irreversibile a carico del titolare del distributore hackerato in questo fine settimana con le tabaccherie chiuse in molti casi ha visto svanire il guadagno di un periodo di intenso lavoro se consideriamo l’utile netto del 10% sulla vendita di ogni singolo pacchetto a prezzo ordinario.
L’hackeraggio ha una firma precisa e netta: i sostenitori della liberazione dell’anarchico Alfredo Cospito dalla detenzione al 41 bis. Una protesta contro lo Stato che si è riversata sui Rivenditori senza scalfire minimamente il destinatario della stessa.
La UIT-Unione Italiana Tabaccai e la Confederazione CEPI di cui fa parte hanno attivato i rispettivi uffici legali per individuare quale forma di risarcimento possa essere messa in campo per i propri associati a cui è stato immediatamente diramato un invito a quantificare eventuali perdite dimostrabili e comunicarle all’Associazione.